Un Cristo intoccabile

Immagini del Cristo spinato per papa francesco

Significati dell’opera. Un Cristo “intoccabile”

 Si tratta di un’interpretazione cristiana dell’evento più drammatico della storia recente: lo sterminio nazista compiuto dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale, (Porràjmos per Sinti e Rom, shoah per gli ebrei).

Il tema di quest’opera sta a ricordare i 500.000 zingari massacrati nelle camere a gas nei vari campi di concentramento tra cui Auschwitz dove perì la maggior parte delle vittime.

L’uso del filo spinato,

già carico di simbologia “sinistra” in quanto associato alla morte,  provoca nell’osservatore l’immedesimazione nel dolore di Gesù in croce. Inoltre, il filo rappresenta la divisione, la scissione della natura umana che allo stesso tempo dà corpo ad un Cristo penitente e redentore, che muore nuovamente flagellato e risorge dalle ceneri, cioè dai grovigli metallici che una volta stringevano forzatamente i condannati.

Un Cristo,

plasmato dallo stesso deterrente dai fini criminali, si materializza in tutta la sua forza metafisica, va oltre la sofferenza umana.

 Quinidi, l’azione del filo spinato, avendo acquisito un valore “apotropaico”, l’annullamento degli intenti malefici, assurge paradossalmente alla salvezza degli uomini di buona fede.

 Infatti, il metallo impreziosito dalla sacralità del corpo di Gesù, tras/forma il male in bene, come una sorta di antitodo contro i veleni dell’odio razziale, ahimè sempre in agguato nei luoghi privi di spiritualità.

Da qui, l’espressione del Cristo penitente, colta nel momento del trapasso in cui i segni della rassegnazione e del giudizio, mostrano uno sguardo tuttavia sereno. Egli confida nel Padre misericordioso affinchè interceda per la purificazione, il perdono.

 

Materiali e dimensioni:

L’opera plastica è realizzata interamente in filo spinato.

Possiede al suo interno una struttura portante in ferro zincato che sorregge l’intero manufatto sul quale si avvolge il filo spinato che ricrea l’anatomia di Gesù crocifisso nelle fattezze naturali. L’elemento metallico è identico a quello usato dai nazisti per recingere i campi di sterminio. Il  Soggetto è raffigurato nelle sue misure naturali, cioè vicine alla statura reale di Gesù, H. Cm 173. (Da quanto riportato in letteratura cristologica).

Il Cristo è affisso su una croce uncinata lavorata a mosaico color argento chiaro/scuro e sviluppa un’altezza complessiva di cm 250 x cm 160. 

                                                                                                                                    Bruno Morelli

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